mercoledì 19 novembre 2008

Edgar Lee Master


Grazie Silvana per aver colto la forma scarna ed essenziale del mio intervento. Se ricordo bene, tu hai citato in un altro intervento Edgar Lee Master, nella sua "Antologia di Spoon River". Bene, quello è un libro che mi ha spalancato nuovi orizzonti.A parte i contenuti, quello che mi affascinava era la facilità con la quale egli riusciva a descrivere una vita intera con poche e semplici parole. Parole che penetravano la mia pelle come un bisturi, e che rimanevano dentro. Comunque, a parte la forma espressiva, penso che in effetti il camminare, inteso come spostamento, sia una necessità psicofisica dell'individuo. Una forma di "allenamento" e di esorcizzazione della stasi, dell'inerzia, della paralisi emozionale. Non l'hanno vista male gli aborigeni australiani! Ciao.

2 commenti:

  1. Che bella 'immagine che hai postato, Franz...stanotte spero di attraversare i 40 urlanti e i 50 ruggenti con un veliero simile! Ciao.

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