mercoledì 3 dicembre 2008

Una pedalata estiva circumnavigando l'isola di Dino


Tutto iniziò in una sera d'estate, durante una cena a casa di Carmela e Renato, si lanciò l'idea di fare un giro con il pedalò, la scelta era tra i vicinissimi scogli d'isca (amaneta) e l'isola di Dino, la scelta cadde inesorabilmente su quaest'ultima. L'orario, le macchine, la colazione a sacco ed un pò d'imprevisti. La ciurma composta da Renato, Carmela, Rocco, Nino, Giuliano, Fernando, Silvano, Salvatore ed Alberto, muniti di pinne ochialetti, pizzette, buccunotti e frutta parte per raggiungere San Nicola Arcella. Il guidatore Rocco ci porta a destinazione, spiaggia id San Nicola Arcella, Lido forse "il gabbiano", Fernando contratta il prezzo di due pedalò e si parte, senza non prima aver fatto un tuffo ristoratore. Prima visita all'arco Magno, che non avevo mai visto e che mi fà restare a bocca aperto. Scendo sulla spiaggia ad ammirarre ed proporzionarmi con la grotta. Si continua zig zagando gli scogli e rischiando di affondare i pedalò con tutte le nostre aspettative, ma il timoniere rocco e fernando danno il meglio della loro marineria consolidata, sfidando i millimetrici specchi d'acqua. S'incontrano fiumi di "vruomi" o meduse settembrine di colore giallo punteggiate di tentacoli viola, dove hanno riparo dei pesciolini argentei. Si continua parlando scherzando, facendoci tuffi, prendendoci in giro, è la vita! Si giunge alla tanto agognata isola, facendoci superare dai natanti a motore e dai maratoneta del mare. La vista dell'isola è spettacolare anche se la presenza delle casette ad uovo non dava fastidio, ma il degrado e l'abbandono forse è da preferire, dato che permette alla natura di riprendersi il suo. Si entra nella prima grotta dove ci si bagna e si rimane incantati dell'azzurro dell'acqua. Si continua cicunavigando l'isola in senso antiorario, chi a nuoto chi sopra il pedalò.

Si entra nelle altre grotte, la più suggestiva riamane la grotta azzurra, che ci dà la sensazione di girare un servizio con jack cousteau, immergendoci nelle acque azzurre costellati di occhiate, in cui poter entrarci ed esserene inghiottito, con stupore di un tale spettacolo dove noi eravamo i protagonisti. Si continua gurdando i fondali ed ammirando una stella marina di un rosso porpora attaccata in modo tenace agli scogli (per gli ambientalisti, l'abbiamo vista solo da vicino).

Aggirate l'isola troviamo ormeggio ad un "pedale" o boa, dove sostiamo a mangiare i nostri panini riso e yougurt, ammirando la parete a strapiombo ed i gabbiani che volteggiano. Ritorniamo stremati al punto di partenza, stanchi ma appagati di un buona trascorsa giornata con la natura ed i nostri camminanti.
Buon camino da giuliano

3 commenti:

  1. Noi abbiamo nuotato tra quei pesci o è un' immagine, somigliantissima, presa dal web?
    Comunque " A perfect day" ,come canterebbe lo zio Lou : la dimostrazione di come lo star bene esiga poco , anche se quel poco è , ogni volta , un regalo impagabile! L'ho sognata recentemente quella nuotata tra migliaia di pesci e quella speciale qualità della luce che ,a mezzogiorno, illuminava la grotta....Giuliano non dimenticare che, dopo il mare, siamo andati a fare un'ultima scarpinata ad Orsomarso !
    Per poter inviare i commenti devo selezionare il profilo "anonimo" e non posso più scrivere post, chissà come mai.....ciao e buona notte da Silvana
    e Fernando.

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  2. I post li puoi spedire, a me risulta che sei autrice.
    Buona notte

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  3. Il mare è la grande madre che t'avvolge nel suo grembo...
    Abbiamo nuotato tanto, e la gioia provata, tra le occhiate, i cirri e gli anfratti scogliosi, non ci lascia più.
    Senza dimenticare la dolcezza e la serenità di Orsomarso e del suo splendido contesto.
    Grazie amici cari, alla prossima

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