La mattinata era calda ed il cielo sereno, si decise di uscire per andare ad escursionare una zona non molto distante dal paese.
Ovviamente ci attrezzammo di tutto punto, zaini, bevande, pane duro, cibarie , bastoni, acqua un bel sorriso e tanta serenità d'animo.
Mentre si proseguiva, il calore faceva presagire una giornata calda, infatti, da li a poco cominciammo a spogliarci dagli indumenti più pesanti.
Lentamente gli zaini si riempirono di vestiti e, ogni frescura lungo il sentiero, ci donava ristoro.
Prima di arrivare sulla sommità del monte, il passaggio si era reso arduo e pericoloso, ma ad ogni passo si apriva una tale immensità di veduta che il respiro si fermava e la mente si scioglieva come neve al sole.
una volta arrivati in vetta... ad ovest, il vedere l'infinità del mare diventava un balsamo rigenerante per l'intera struttura psicofisica. A nord e a sud era evidente la mite, ma decisa ascesa della catena montuosa, che dal mare risaliva fino a punte di duemila metri circa. A est, l'intera e frastagliata alternanza di vette innevate, valli dolcissime e sconfinate, picchi, colline e paeselli in groppa ad alture degne di rispetto, davano una cornice inespremibile di potenza, di gloria, di pace.
Il silenzio ci avvolse, in una sorta di ovattatura del tempo, il pensiero... per pochi attimi tentennò, al sol intuire l'universo tutto, si arrese a tanta magneficienza.
Il ritorno era scontato e previsto, calmi e gaudiosi scendevamo verso casa,
non incespature di ricordi o passioni emozionali sfioravano la coscienza,
non il paesasggio veduto aveva fatto il miracolo, ma l'immane gioia che ognuno si porta dentro, che gratuita arriva senza aspetto e sforzo.
Ci salutammo e buona notte!
Mentre si vagava per le vie del web, abbiamo scorto un sito interessante per il suo contenuto, lo proponiamo a chi interessa.
Buon cammino e buon vento!
Che coincidenza, Rocco : proprio oggi pomeriggio io e Fernando parlavamo della PAURA e citavamo Jiddu Krishnamurti ed il suo pensiero prezioso,rigoroso e cristallino ; poco fa ho visto il tuo post e non ho potuto fare a meno di rispondere. Parlavamo di quella paura che paralizza, obnubila, rende avari, egoisti, preoccupati, cattivi. Come può un'azione essere pulita, giusta, armonica, se è guidata da questo mostro che ci sovrasta? Paura di vivere, di morire, di cosa mangerò, di come vivrò, e i miei cari...che ne sarà di loro. La paura non è cristiana. Veramente non è né induista né buddista o islamica, però sembra che l'uomo non l' abbia ancora capito: la paura fa diventare cattivi, la cattiveria produce ulteriore paura. Noi siamo in questo circolo, ne usciremo mai fuori? In questi tempi tutto ci rimanda ad essa :la crisi economica, il terrorismo , la criminalità o le paure più personali di non riuscire a realizzarci, la paura di invecchiare (che fortuna ,abbiamo la chirurgia estetica!), o quella paralizzante che ci impedisce di mettere il naso fuori dalla porta di casa...dai mandiamo via gli zingari e gli extracomunitari poi saremo tranquilli; mettiamo in carcere tutti i cattivi poi saremo felici... dai facciamo una legge per come morire, così saremo in pace. Lui dice che dobbiamo fermare la mente e fare spazio dentro di noi per accogliere la verità però aggiunge che bisogna avere il coraggio di rimanere soli. Molto difficile ma forse non impossibile...
RispondiEliminaCiao e buona notte
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RispondiEliminaGiusta osservazione...che gioia leggere quanto da te scritto.
RispondiElimina" la Verità è una terra priva di sentieri" soleva dire, ma al dilà del fatto che fosse lui a dirlo, ciò è un dato di fatto!
Sciolse ogni ordine, senza onori e fama, facendo dell'ASSOLUTA lIBERTA'L'UNICA RAGION D'ESSERE DELL'ESISTENZA.
Paure, ansie, concetti e pensieri, sono la nostra vita, alla quale ci aggrappiamo..., tutto ciò che conosciamo o possiamo immaginare... morto e sepolto!
Soli, nel più totale silenzio. Un nuovo peana ci attende, è sorta l'aurora dell'Uomo Nuovo!
Comunque sia, un saluto gioioso e buona notte!