lunedì 12 gennaio 2009

W i Led Zepelin !

Va bene, Fabrizio de Andrè è stato un vero poeta, ma non ho mai sopportato i poeti (o presunti tali) che hanno usato la musica per diffondere il loro pensiero. E’ stato un periodo quello in cui un cantautore non era ritenuto bravo se non era impegnato e di sinistra. Senza nulla togliere a De Andrè, ripeto, vero poeta, ma insieme a lui hanno avuto fortuna tanti mezzi musicisti che hanno solo avuto il merito, o la furbizia, di mettere in musica (spesso pessima musica) pensieri “di sinistra”. Sono sempre stato affascinato dalla musica in quanto tale, dalle note, dai passaggi armonici, dagli assoli, dalle atmosfere create dal suono….le poesie le ho lette sui libri . Perciò, tanto di cappello a Fabrizio per la sua poesia, ma per la musica … W i Led Zepelin e i Genesis ! ! ! !

7 commenti:

  1. Ciao Franz Faber stesso soleva citare questa frase :
    " Benedetto Croce diceva che fino a vent'anni tutti scrivono poesie e che, da quest'età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d'arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l'esuberanza creativa"...
    però voleva essere ricordato proprio come poeta (lo hanno ripetuto spesso persone che gli sono state vicine come Villaggio e la Pivano). Ieri sera ho visto la trasmissione di Fazio e, per me, il momento più toccante è stato il collegamento con Jovanotti dal cimitero di Spoon River ( credevo fosse un luogo immaginario! ) da dove ha poi cantato “Il suonatore Jones”.Come E.L.Masters, De André ha avuto il talento di rendere con poche , semplici e precise parole , immortali le vite degli ultimi , di quelli che Verga definiva “i vinti”…
    Non definirei De André di sinistra : per me resterà un anarchico che non badava né al denaro,né all’amore(inteso in modo comune)né al cielo però, in questo caso, sono molto di parte perchè l’ho amato anche “da vivo” con la stessa intensità!
    Dico anch’io W. i Led Zeppelin ( oltre a tanti altri)...” Stairway To Heaven”, per es., è stata una delle mie colonne sonore quando ero pendolare e andavo a lavorare in auto : mi comunicava una dolcezza e un’energia formidabile!
    Silvana

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  2. Ciao Franz, per me i poeti si possono esprimere in tutte le forme di comunicazione messe possibili, l'importante tocchi la mia sensibilità. Degli altri cantautori o pseduo tali, che hanno seguito una traccia o siano andati in una deriva sinistra bè si commentano da soli.
    Su di me la musica ha un grandissima influenza, perchè mi penetra e giunge in punti irrangiungibili da altre espressioni. Le parole cantate da Fabrizio De Andrè per me sono musica.
    Ciao Giuliano

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  3. Parole sante quelle di Faber, che ha usato termini come "rifugiarsi, scappatoie, mancanza di esuberanza creativa...", parole che denunciano un malessere, una anomalia.Per anni ho vissuto nella musica e per la musica e temo che in troppi abbiano abusato della sua forza comunicativa.Per cui, nulla contro i veri poeti, che hanno trovato nella musica il modo di amplificare il loro pensiero, ma per favore.... scindiamo le due cose ; ci sono i poeti e ci sono i musicisti. Alcuni erano entrambe le due cose insieme, vi ricordate gli AREA? Grande musica e parole ficcanti : giocare col mondo, facendolo a pezzi, bambini che un sole(Hiroshima)ha ridotto già vecchi"(da luglio,agosto, settembre nero- 1976)ma al loro concerto a Bari nel 77, quando il pubblico, in massa, alzava il pugno, il grande Demetrio Stratos scuoteva tristemente la testa. La musica è contatto puro, senza parole, senza traduzioni, senza condizioni...

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  4. Cari amici,
    la musica, la poesia e tutti i linguaggi universali, credo che sfuggano ad ogni definizione, inquanto universali, appunto.
    Provare a ridurli ad espressioni personali, ne svilisce la natura intrinseca, rischiando, così, di commettere lo stesso errore, che spesso si riscontra nella critica gratuita o nel voler per forza interpretare tutto con le lenti dell'ideologia, o di un sistema qualsiasi, politico, sociale, economico o religioso che dir si voglia.
    L'Universalità, va oltre ogni umana defizione. Allora, è tutto da rivedere...
    Scindere le cose, o volerle per forza unire, non credo che ci aiuti a comprendere la questione.
    Anche perché, in ultima analisi, siamo noi che coloriamo le cose a seconda degli occhiali che portiamo.
    Quale strategia ci aiuterà a dipanare il mistero?
    Forse l'Amore.
    Con gioia
    R.

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  5. L'impegno politico degli Area si colloca nell'area della protesta extraparlamentare, senza nascondere simpatie per un certo "folklore" filo arabo "International Popular Group", sigla che accompagna sempre la sigla Area, e una certa simpatia per il movimento, tanto da allegare come gesto provocatorio, all'uscita di Arbeit Macht Frei, una minacciosa pistola di cartone.
    Spiegava Stratos nel 1974: "Il contenuto politico secondo me c'è anche senza che io dica: 'Noi facciamo un pezzo per i compagni palestinesi...'. In radio non ci hanno mai trasmessi, chiaramente tutti avevano dei blocchi morali, si scandalizzavano perché abbiamo fatto un pezzo che si chiamava 'Settembre Nero'. Non c'è bisogno oggi di spiegare questo tipo di musica: ci sono solo cinque musicisti che hanno una rabbia repressa perché hanno suonato per tanti anni quello che volevano i padroni".

    L'ho copiaincollato da Onda Rock...sono andata a rileggere un po' di cose perchè Demetrio Stratos( dotato di una voce straordinaria), l'ho sempre vissuto come uno che in quei tempi veniva definito "politicamente impegnato"....
    Silvana

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  6. Certo Silvana, Stratos e gli Area erano fortemente impegnati, ma insieme con l'impegno c'era una grande ricerca musicale. Lo dimostra il fatto che i componenti degli Area oggi sono fra i più quotati musicisti nella musica jazz : Capiozzo(batteria) e Tofani(chitarra) insegnano nelle più prestigiose scuole di musica, Tavolazzi(basso) suona con Stefano Bollani...ecc ecc. Quando Demetrio Stratos si è ammalato, la raccolta di fondi per le cure ebbe un carattere mondiale( anche Phil Collins dei Genesis fece concerti per la raccolta fondi), a riconoscimento del valore ASSOLUTO del suo lavoro(politica a parte). Grazie a Rocco per i video postati sul blog. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e alla musica quel che è della musica

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  7. Assolutamente.....credo che ci sia( stato) solo un equivoco di fondo su quello che intendiamo per poesia.Grazie a te, Franz, sono andata a riprendere tutte le vecchie audiocassette dei Genesis, degli Zeppelin, degli Area e anche del primo Alan Sorrenti : mannaggia ,sono tutte smagnetizzate.Meno male che c'è You tube! Ciao.
    Silvana

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