venerdì 23 gennaio 2009

Istanti di vita


Istanti

Gira molto nel web una poesia che viene attribuita a J.L.Borges, “Instantes” ma sembra abbastanza plausibile che ” Instantes" non sia di Borges ed effettivamente somiglia molto ad un testo di Nadine Stair "If I Had My Life to Live Over "... ( qualcuno addirittura segnala che c'è già questo testo firmato da un caricaturista americano chiamato Don Herold pubblicato ad ottobre 1953)
Tutto questo sembra molto affascinante , borgesiano …se pensiamo che proprio lui, nella sua narrativa, si dilettava a recensire libri inesistenti , a creare biblioteche immaginarie!
La poesia è questa :
Istanti
Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,correrei più rischi,
farei più viaggi,guarderei più tramonti,
salirei più montagne,nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone
che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro
cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto
senza un termometro,una borsa d’acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei
ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella, guarderei più albe
e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

E’ vero che viviamo appesantiti da fardelli e pensieri che ci fanno mancare le occasioni , se non addirittura lasciarci fermi, e che serve una vita intera per apprendere quello che ci è realmente necessario per poter essere leggeri ..... basta però vivere al condizionale! Come diceva Kierkegaard: "La vita può essere capita solo all'indietro, ma va vissuta in avanti."

8 commenti:

  1. Con il senno di poi.... eh sì, sarebbe stato tutto più bello. Certo, ogni tanto vale la pena guardarsi indietro e fare il punto... se qui, se lì, se avessi fatto , se avessi detto... è banale, ma può servire a comportarsi diversamente in futuro. A 85 anni è un pò tardi ma, noi qualcosa possiamo ancora cambiare!

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  2. Mi interessano molto queste attribuzioni ad honorem come per "Lentamente muore" attribuita a Neruda... ne ricorda molto anche il significato : quello di vivere a 360° la nostra vita , generosamente, senza risparmiarci né fisicamente né emotivamente. Quello che mi piace di questa poesia ( o prosa poetica) ,chiunque ne sia autore/ice , è lo stile coinvolgente con cui è stata scritta: sembra che ci sia un nonno accanto che ti parla della sua di vita... a una prima lettura si può pensare che sia colma di rimpianto, , ma credo che uno dei significati possa essere quello di spronare a vivere la vita con gioia ... "take it easy"?

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  3. LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO

    "Vi è un'irriducibile differenza tra il mondo e l'esperienza che ne abbiamo. Noi esseri umani non agiamo direttamente sul mondo. Ciascuno di noi crea una rappresentazione del mondo in cui vive; creiamo una mappa, rilevata dai nostri sensi, che usiamo per originare il nostro comportamento. La nostra rappresentazione del mondo determina in larga misura l'esperienza del mondo che avremo, il modo in cui lo percepiremo, le scelte che ci sembreranno disponibili vivendoci dentro "(Bandler & Grinder La struttura della magia)

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  4. "In quell’impero, l’Arte della Cartografia raggiunse tale perfezione che la mappa d’una sola provincia occupava tutta una città, e la mappa dell’Impero, tutta una provincia.

    Col tempo, codeste mappe smisurate non soddisfecero e i Collegi dei Cartografi eressero una mappa dell’Impero, che uguagliava in grandezza l’Impero e coincideva puntualmente con esso.

    Meno dedite allo studio della cartografia, le generazioni successive compresero che quella vasta mappa era inutile e non senza empietà la abbandonarono alle inclemenze del sole e degl’inverni.

    Nei deserti dell’Ovest rimangono lacere rovine della mappa, abitate da animali e mendichi; in tutto il paese non è altra reliquia delle discipline geografiche."

    Jorge Luis Borges, L'artefice

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  5. Per Giuliano:
    Naturalmente, quando ti ho definito" Giuliano il Sollecito", mi riferivo alla tua disponibilità ad inserire subito dei video, foto e altro per ampliare il panorama, silenziosamente, come un certosino nella sua web/biblioteca....inoltre, è molto interessante il confronto tra il testo di Bandler &Grindler e la visione solenne che Borges ha e fa del mondo ne "L’Artefice" che tu hai proposto.Trovo che Borges, con le sue metafore ricorrenti sul tempo come un fiume che passa e resta, la morte sorella del sogno, la vita come le stagioni, lo specchio che ci rivela la nostra vera identità, sia uno scrittore impareggiabile...
    "Un uomo si propone di disegnare il mondo. Nel corso degli anni popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di vascelli, di isole, di pesci, di case, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto".

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  6. La Luna
    C'è tanta solitudine in quell'oro.
    La luna delle notti non è la luna
    che vide il primo Adamo. I lunghi secoli
    della veglia umana l'hanno colmata
    di antico pianto. Guardala. E' il tuo specchio.

    Questa poesia non ha un’attribuzione dubbia e sono sicura che ti piacerà.
    Fenice

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  7. Grazie, Fenice!...amo molto la poesia e la sua ciclicità : per sua natura, una poesia viene letta e riletta più volte, vive uno spazio proprio, mai scandito dal ritmo della nostra vita (necessità a cui deve piegarsi un romanzo, tanto più se voluminoso). E’ come lo sguardo in un pozzo. A volte vedi te stesso, a volte il mondo, a volte assolutamente nulla ; il bello è che ogni poeta diventa un "totem ", un punto di riferimento tutto nostro per cui ecco che a me, Dante dà un senso di pienezza , Leopardi è un fido compagno dell’adolescenza e non solo , Neruda mi fa circolare il sangue nelle vene...ora ho molta voglia di "conoscere " J.L.Borges poeta!

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