domenica 31 maggio 2009


L'insegnamento, delle arti teatrali, introduce alla scoperta di se stessi.
Un lento viaggio che porta nelle viscere profonde del proprio "Io".
I giovani che si avvicinano ad esso, avranno, in cambio, solo un bene che condivideranno con tutto quanto li circonda.

3 commenti:

  1. Indubbiamente : « Il Teatro non ha categoria ma si occupa della vita. È il solo punto di partenza, l'unico veramente fondamentale. Il Teatro è la vita. ». Questo giusto per citare Peter Brook...in effetti il Teatro è talmente collegato alla sublime arte della maieutica , in senso lato e profondo, che, chiunque, spettatore o attore, non può che giovarsi di un'arma così sottile e penetrante per conoscere se stesso e il mondo e , catarticamente, bruciare zavorre che impediscono di volare alto...Ciao professò!

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  2. Mi sembra di aver individuato sulla astrema destra della fotografia, un individuo alquanto sospetto... Comunque, nel teatro e più precisamente nella sua rappresentazione dal vivo divampa, per chi la sostiene, la fortissima sensazione del mettersi in gioco. Tutto diventa scivoloso, instabile e veloce. Solo al termine, il tutto si consolida in una sensazione compatta di eccitata soddisfazione. Non tanto importa quanto sia piaciuto agli astanti, ciò che resta è la consapevolezza di aver avuto la forza di mostrarsi. Complimenti al prof e agli alunni.

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  3. Grazie di tutto quanto, avete perfettamente ragione, dalla catarsi maieutica allo scivolamento che si compatta alla fine, anche se non solo per mostrasi...
    Tu sai bene caro Fanz, che, quando ti rimetti in gioco si sotto tui riflettori.
    Comunque, è stata na cosa bella per tutti e di ciò rendo grazie alla Vita e ai miei cari amiici
    che mi hanno sempre stimolato e spinto verso l'arte, la creatività, la conoscenza di sè.
    Bacioni a presto.

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